MTM

Machine to Machine (MTM) è una tecnologia in grado di mettere in comunicazione dispositivi diversi (macchine di fatto), per consentire alle macchine di scambiare dati e informazioni acquisite al fine di migliorare i processi eseguiti dalle macchine stesse.

Nel contesto dell'evoluzione tecnologica, la relazione tra i vari attori (uomo, dispositivi e software) ha avuto fino a poco tempo un comune denominatore: l'uomo; infatti, l'uomo che governava, dirigeva, controllava se ciò che le macchine stavano facendo era esattamente ciò per cui erano state programmate.

Per alcuni anni, tuttavia, la nostra figura (in quanto genere umano) in molte aree ha un impatto sempre minore sul ciclo di lavoro che le macchine eseguono. Con lo sviluppo di macchine sempre più sensibili a ciò che sta accadendo intorno a loro, è stato sviluppato un ramo tecnologico che raggruppa l'insieme di soluzioni di sistema integrate che rendono possibile lo scambio di informazioni e l'analisi in modo totalmente automatico. parte di dispositivi fisicamente interconnessi l'uno con l'altro o all'interno di una rete di dati: la Machine to Machine (MTM).

Ma cosa significa esattamente M2M nel mondo reale? Sebbene non esista ancora una definizione esatta della Machine to Machine, possiamo tranquillamente affermare che l'M2M può essere descritto come "l'insieme di algoritmi e procedure che consentono ai sistemi integrati di eseguire autonomamente le operazioni in base al trasferimento automatico. dispositivo senza alcun intervento umano o che questa possa essere una percentuale bassa o trascurabile. "

Storia e origini della macchina da lavorare:

Nei primi anni '50 Isaac Asimov ha scritto e immaginato nella sua collezione 'I Robot' un mondo in cui l'automazione era di nome e di fatto e le macchine potevano parlare tra loro e adattarsi alle circostanze senza che ci fosse l'intervento umano, ma Theodore Paraskevakos ha dovuto attendere il primo brevetto di comunicazione dati su linee telefoniche (l'ID di oggi).

Nel settore industriale, un primo esempio di MTM ha avuto luogo nel settore automobilistico all'interno della catena di montaggio di auto in cui parti della stessa sezione comunicavano la conclusione di un'operazione e il successivo arrivo del pezzo al macchinario successivo. Questo tipo di comunicazione era tuttavia monodirezionale e abbiamo dovuto attendere la standardizzazione dell'identificazione della tecnologia RFID (Radio-Frequency IDentification) o della radiofrequenza avvenuta a cavallo degli anni ottanta e novanta del secolo scorso, quando Nokia ha utilizzato per la prima volta l'acronimo MTM, per avere alcuni esempi concreti di comunicazione tra dispositivi.

La vera svolta, tuttavia, è avvenuta attraverso tre fattori principali: la miniaturizzazione dei componenti, lo sviluppo di protocolli di comunicazione comuni e la rete dati (wireless e telefono) ma soprattutto la definizione degli standard e delle aree in cui M2M2 cioè remoto monitoraggio, RFID, controllo della rete di sensori, servizi intelligenti, telematica e telemetria.

Come funziona la tecnologia machine-to-machine:

La tecnologia machine-to-machine consente l'integrazione e il dialogo di apparecchiature (anche di diverso tipo) installate a qualsiasi distanza tra di loro tramite sensori che inviano (o acquisiscono) dati che vengono quindi trasmessi a un server centrale attraverso una rete; nella maggior parte dei casi i sistemi MTM utilizzano reti wireless (pubbliche o private) e in casi più complessi reti pubbliche con metodi di accesso diversificati, come telefoni cellulari, Ethernet o web all'interno di un sistema chiuso.

Un sistema MTM deve disporre di almeno due dispositivi dotati di sensori, RFID, un collegamento di comunicazione attraverso protocolli comuni e condivisi in modalità Wi-Fi o cellulare e un software di calcolo autonomo. Questo software è specificamente programmato in modo che un dispositivo di rete possa interpretare i dati e quindi prendere le decisioni appropriate.

Le applicazioni MTM acquisiscono dati, che possono attivare azioni incorporate automatizzate; ciò è particolarmente importante nel settore industriale in cui la comunicazione remota tra macchine e dispositivi può operare in modo coordinato per raggiungere un obiettivo specifico al fine di rendere più efficiente la produzione e l'intero ciclo operativo.

Differenze tra IoT e MTM:

Esistono differenze sostanziali tra la tecnologia Machine to Machine e Internet of Things (IoT) anche se i termini sono usati in modo improprio in modo intercambiabile; Internet of Thing è infatti considerato l'evoluzione della Machine to Machine, ma è sostanzialmente e formalmente sbagliato; la differenza principale è che mentre l'IoT ha bisogno della tecnologia MTM, MTM non ha bisogno di IoT.

Formalmente MTM e IoT fanno la stessa cosa (comunicazione tra dispositivi collegati) ma mentre nel primo troviamo i singoli dispositivi connessi in rete in un sistema chiuso, l'IoT consente di connettere più sottosistemi M2M in un sistema che interagisce con l'ambiente fisico (oggetti connessi, oggetti intelligenti) e con le persone.

I sistemi basati su MTM utilizzano trasmissioni punto-punto tra dispositivi, con sensori e hardware dedicato che viaggiano su reti cellulari o sistemi chiusi (wireless o cablati), mentre i sistemi IoT operano su reti basate su protocollo IP per inviare e gestire i dati raccolti su specifici dispositivi di rete come gateway, middleware o piattaforme cloud.

MTM determina come le aziende (oi dispositivi) operano su un singolo aspetto, l'IoT migliora le prestazioni tra più gruppi e vede i risultati finali; un esempio di tipo domestico può essere quello dell'accensione remota del forno: l'MTM esegue l'operazione di accensione fisica del forno mentre il sistema IoT gestisce le fasi di accettazione della richiesta, i tempi e l'accensione.

L'IoT può quindi essere composto da molti sistemi MTM e può essere definito come un'evoluzione della MTM in cui tutti i soggetti (macchine, collegamenti, uomo) operano per creare una rete per la raccolta e lo scambio di informazioni attraverso una serie di dispositivi dotati di sensori, Oggetti intelligenti, che comunicano tra loro e con gli esseri umani.

Sicurezza:

Il mondo dell'IoT non è privo di inconvenienti: i dispositivi IoT sono un'arma comune negli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) estremamente distruttivi e sono previsti per essere sempre più utilizzati come obiettivi e fonti di attacco.

Sgneep-Box ICEBRIDGE protegge automaticamente da questo tipo di attacchi.